Da sempre l'uomo ha alzato il suo sguardo verso le stelle esplorando, con mezzi sempre più perfezionati, lo spazio sopra di sé, l'universo.
La "corsa allo spazio" entra nel vivo dopo la Seconda Guerra Mondiale: nasce come competizione tra superpotenze per la supremazia tecnologica durante la Guerra Fredda per diventare poi tappa essenziale per il progresso scientifico delle nazioni.
Nel 1957 va in orbita il primo satellite, nel 1961 il primo uomo. Tra gli anni '60 e '70 sonde si posano sul suolo della Luna, di Venere, di Marte.
Oggi si parla addirittura di space economy , di turismo spaziale...
Chi è nato negli anni '70 e '80 dello scorso secolo avrà seguito in TV le avventure di Capitan Harlock, cartone tratto dal manga di Leiji Matsumoto (1977). Il pirata spaziale che scorrazza sull'astronave Arcadia, antieroe per eccellenza che fa della tolleranza e della giustizia le sue bandiere, è solo uno dei tanti protagonisti di quello che gli appassionati chiamano "Universo Matsumoto". Harlock, Emeraldas, Tochiro, Maisha, Queen Millennia, l'equipaggio della Corazzata Yamato, vivono avventure spaziali difendendo la Terra dai suoi nemici.
Extraterrestri? Solo in alcuni casi. In altri i nemici del Pianeta Blu sono i terrestri. Strano? Questi tanto hanno depauperato ed oltraggiato la Terra che ad un certo punto (Capitan Harlock è ambientato nel 2977) si sente la necessità di cercare altri pianeti più ospitali (e portarli pure alla rovina?) o per creare colonie spaziali sperando in un futuro migliore (senza fare ammenda del passato?).
Altre volte i terrestri sono così disinteressati al loro pianeta (tanto lo hanno maltrattato) da non opporsi alla sua invasione da parte di entità aliene, o alla sua distruzione.Â
Comunque sia, leitmotiv dell'Universo Matsumoto (si veda anche Storie di un tempo lontano ) è la preoccupazione per la Terra abbandonata, la regressione dell'essere umano ad uno stato pre-umano, la devastazione del pianeta ridotto ad una landa abbrustolita (sarà mica per i cambiamenti climatici?) dove solo i più forti sopravvivono; che poi questi nulla hanno di umano, anzi sono delle intelligenze artificiali, poco conta.
Matsumoto scrive negli anni '70 dello scorso secolo. Considerando oggi certi comportamenti umani, certe prospettive spaziali, certe derive ambientali, viene da pensare che il nostro mangaka avesse proprio una fervida profezia... ops, fantasia!Â
Chissà se qualcuno, stanco dell'andazzo, farà gli interessi della Terra all'ombra di una bandiera nera con al centro un teschio bianco...
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Martina e Rosalba Giacalone