di Martina e Rosalba Giacalone
Dico ergo sum: racconto dunque sono.
L'uomo è nato per raccontare e per raccontarsi. Prima ancora di aver imparato a parlare in maniera fluente ed articolata, gli uomini sentivano di dover narrare il loro vissuto e lo facevano attraverso le pitture rupestri, i graffiti, che ancora oggi noi guardiamo e studiamo con stupore ed ammirazione.
I nostri antenati che via via andavano evolvendosi, non padroneggiando ancora la scrittura, si producevano in racconti orali sempre più particolareggiati della quotidianità, della storia della comunità, degli eventi ordinari e straordinari di cui erano protagonisti.
L'essere umano è homo sapiens e homo dicens. Raccontare è esistere, avere un ruolo nel mondo, anche nel microcosmo in cui si vive.
Con l'avvento della scrittura nasce la storiografia, il racconto delle vite dei popoli e delle gesta dei condottieri. E nasce anche la letteratura. Gli uomini raccontano di sé e della realtà; inventano storie di ogni tipo, dando vita ai cosiddetti generi letterari.
Ai giorni nostri la gente si racconta sui social, postando "storie" fatte di immagini, parole e musica, cercando e trovando nuove risorse per dire: io ci sono!
Il bisogno di ricorrere alla narrazione per dar prova di esistere è insito nella specie umana e non verrà mai meno, almeno finché non ci estingueremo come i dinosauri.